Genere: Elettronica d’Autore
Voto: 8/10
Ascolta anche: Bluvertigo, Franco Battiato, Baustelle, La Crus
È sconfortante imbattersi in dischi come “Grancassa” senza conoscere minimamente il progetto Tenedle, questo è l’esempio illuminante della gran confusione che impera nel panorama underground italiano.
Dico questo per mettervi al corrente del grande talento che è insito in Dimitri Niccolai al suo quarto disco dopo “Psicfreakblusbus”, “Luminal” e “Alter”.
La delusione nasce perché ogni qualvolta si ha fra le mani un progetto così compiuto ci si chiede come mai non ha lo spazio che meriterebbe. Il suo potere è nella formula chiara, ipnotica e sontuosa dell’intero album, brani come “La cura del suono” hanno quella aura di perfezione che solo poche canzoni sanno dare.
Ci piace immaginarlo sospeso sul filo della rinascita Electro-Pop 80’, lui che non vive più in Italia, emigrante creativo, linfa vitale sparsa per il mondo, una nazione più povera è la nostra senza Tenedle, un luogo però dalla quale lui non si stacca e al quale dedica le parole e la necessaria saggezza per emergere, prima o poi.
“Grancassa” è un album insperato, inatteso che mette di buon umore, da ascoltare più e più volte per entrare “nella stanza” di Tenedle.