E’ partito da Livorno il cammino del nuovo disco di Tenedle, l’artista toscano che è tornato in Italia per presentare ufficialmente l’ultima perla della sua carriera. Il battesimo di Traumsender (Sussurround Live & Records) si è tenuto con uno showcase per stampa e pubblico giovedì 1 marzo nella sede di Percorsi Musicali e io ho avuto l’onore e il piacere di intervistare uno dei talenti più originali e alieni del panorama indipendente italiano, un vero musicista che prima di andarsene ci ha deliziati con un live set acustico accompagnato dalla talentuosa chitarrista Greta Merli. L’avant-pop di Tenedle colpisce ancora nel segno e arriva a due anni di distanza da Odd To Love, l’album di omaggio a Emily Dickinson. Al secolo Dimitri Niccolai, Tenedle parte ancora una volta da una ispirazione che non è legata per forza alla musica (in questo caso si cita l’Espressionismo) perché il suo percorso artistico cerca di fondere il linguaggio di massa con la sperimentazione, come testimonia anche il supporto di Solchi Sperimentali (Antonello Cresti).
«L’Espressionismo – cinema, pittura e arte del primo Novecento – è stata un’altra delle mie grandi passioni giovanili e ultimamente sembra che abbia preso l’abitudine di rendere omaggio alle cose che mi hanno cambiato la vita. In realtà sono anni che avevo il desiderio di realizzare una versione teatrale de Il gabinetto del dottor Caligari ma era una follia visionaria, nessuno potrà mai essere all’altezza di ricreare quel film, così mi sono limitato a circondare la musica di Traumsender con un concept visuale, grafico ed emotivo che ricreasse in parte certe ambientazioni, una dedica comunque».
Il disco trasuda amore per monumenti musicali come David Bowie, Beatles, David Sylvian, e fonde sonorità synth anni ’80 a un pop elegante e mai scontato.
Il titolo Traumsender significa ‘speditore di sogni’ e proviene dalla lettura de “L’immaginario Medievale di Jacques Le Goff”, nel quale il termine viene menzionato soltanto due volte nella stessa pagina, una breve citazione, quasi una visione nel libro stesso. Il sogno, il clima onirico e surreale, l’esaltazione dell’aspetto emotivo rispetto al dato razionale penetrano fortemente nella composizione dei tredici brani.
Tenedle ama definirsi un pittore più che da musicista, un artigiano di note e parole che non ha mai paura di sorprendere l’ascoltatore. Il successo della campagna di fundraising avvenuta con MusicRaiser conferma la bontà della sua intuizione. Nonostante i pezzi siano estremamente intimi, il disco ha visto la partecipazione di validi musicisti quali Debora Petrina, Susanna Buffa, la deliziosa She Owl – Jolanda Moletta, Laura Taviani, Edoardo Bacchelli, Bert Lochs e Gabriele Marconcini, tutti coinvolti in un collage di suoni che rendono Traumsender una esperienza condivisa, più che un disco solista.
«Per realizzare dischi speciali ci vogliono artisti speciali. In genere non scrivo in compagnia e non amo neppure condividere troppo presto il processo di produzione, ma a un certo punto ci sono canzoni che chiamano voci, strumenti, e devo assolutamente seguire quei “richiami”. Per fortuna sono circondato e continuo ad incontrare meravigliose persone e artisti fuori dalla norma, che continuano a farmi splendidi doni con la loro presenza».
Prima dell’uscita di Traumsender, Tenedle ha partecipato con i Piccoli Animali Senza Espressione (band labronica di cui ha prodotto l’ultimo album Sveglio Fantasma) al Premio Ciampi di Livorno, anche se l’artista fiorentino ha difficoltà ad essere accostato alla canzone d’autore in senso stretto.
«In Italia non abbiamo premi dedicati a musicisti che hanno fatto elettronica o “altro” e soprattutto siamo davvero troppo “vecchi” e legati ai “genere”. Eppure con gli artisti stranieri non ci creiamo troppi problemi di genere. Io di sicuro non sono il tipico cantautore italiano, in Italia sono un “alieno” – non il solo intendiamoci, ma sono differente, altro. Se invece vogliamo considerare Peter Gabriel, David Sylvian, Bowie, Battiato o Bjork cantautori, allora sì, lo sono».
Potrei citare alcuni brani dell’album che mi hanno colpito già al primo ascolto, ad esempio Zen (accompagnato dal bellissimo video che trovate a corredo dell’articolo), Last women on earth o la conclusiva Sparkle, ma direi che Traumsender è un viaggio che richiede un ascolto globale e chi si apprezza nella sua interezza, come i dischi di una volta. Traumsender è una conferma ma anche una scoperta, è un film unico nel suo genere realizzato da un poeta romantico che riesce a farvi emozionare e ballare al contempo senza mai perdere di vista l’obiettivo. Da un decennio trapiantato in Olanda, Dimitri porterà le sue canzoni in giro per l’Europa e sono già molte le radio, anche d’oltre manica, che le stanno inserendo in programmazione. Intanto ne approfitto per ringraziare tutti gli artisti che il 7 aprile hanno presenziato alla festa del Foglio Letterario e vi ricordo che questa rubrica collabora con l’emittente radiofonica Garage Radio dove prossimamente saranno intervistati i Larry’s Emotion da noi recensiti a gennaio. Bending è una produzione di Percorsi Musicali.
Alessio Santacroce
http://www.ilfoglioletterario.it/bending-alessio-santacroce-tenedle-artigiano-di-note/